Pochi sanno che la Polenta Valsugana è un marchio della Bonomelli srl, la notissima casa emiliana con sede a Zola Predosa (BO); la Bonomelli, oltre che per i vari tipi di camomilla e la Polenta Valsugana, è celebre anche per il preparato per pizza Catarì e il marchio Infré.
La tradizione Bonomelli risale agli inizi del XX secolo, per l’esattezza al 1908, quando Luigi Amedeo Bonomelli iniziò la produzione di liquori e sciroppi. Nel 1940 nacque il Centro Studi sperimentale per l’essiccazione della camomilla; cinque anni più tardi iniziò la costruzione dello stabilimento di Dolzago, uno dei comuni della provincia di Lecco, dove la produzione della camomilla si consolidò in modo definitivo.
Polenta Valsugana: i prodotti
La Bonomelli offre sia la farina normale da cuocere (Polenta Valsugana Rapida), sia la polenta già pronta (Polenta Valsugana Pronta). Per quanto riguarda la Polenta Valsugana Rapida le offerte sono le seguenti:
- Bianca 375 g
- Gialla 375 g
- Gialla 375 x 2
- Gialla 1.500 g
- Con farina integrale 330 g.
Con la farina di una confezione da 375 g si preparano dalle 4 alle 5 porzioni.
I valori nutrizionali sono i seguenti (valori medi per 100 g di farina):
- Polenta Valsugana Rapida Bianca: 355 kcal (carboidrati 77 g; proteine 7,5 g; grassi 1,1 g; fibre alimentari 3,7 g).
- Polenta Valsugana Rapida Gialla: 362 kcal (carboidrati 78,7 g; proteine 8,1 g; grassi 1,1 g; fibre alimentari 2,7 g)
- Polenta Valsugana Rapida con farina integrale (carboidrati 71,3 g; proteine 7,1 g; grassi 1,8 g; fibre alimentari 8,4 g).
Per quanto concerne la Polenta Valsugana Pronta le offerte sono due:
- Vaschetta singola da 500 g
- Vaschetta doppia da 1.200 g.
I valori nutrizionali sono i seguenti (valori medi per 100 di prodotto):
- Polenta Valsugana Pronta (farina gialla): 68,2 kcal (carboidrati 15,4 g; proteine 1,2 g; lipidi 0,2 g; fibre alimentari 1 g).
Ovviamente non bisogna confondere i due prodotti.
Si può ovviamente arrivare allo stesso risultato, ma, in genere, durante la preparazione a partire dalla farina, per insaporire la polenta, si tende ad aggiungere troppi grassi, per esempio burro. Inoltre, poiché le calorie del cibo preparato dipendono dall’acqua rimasta, possono variare molto a seconda della consistenza della polenta.
Polenta Valsugana: il nostro giudizio
Ai puristi dell’alimentazione, la polenta già pronta potrebbe sembrare il classico prodotto industriale. Dopo un’attenta analisi e dopo averlo provato, si scopre invece che si tratta di un interessante caso in cui si ottiene un risultato decisamente superiore al fai da te.
La polenta è un cibo della tradizione che, contrariamente alla credenza comune, è molto difficile da realizzare. La consistenza e il gusto mettono infatti a dura prova il cuoco non professionista che spesso deve accontentarsi della consistenza che ha ottenuto (troppa dura o troppo molle) e “aiutare” il gusto con una parte lipidica non minimale, di solito una generosa aggiunta di burro. Ne risulta una polenta “snaturata”, molto calorica; non a caso, tradizionalmente, la polenta è vista come un piatto “pesante”.
Operando industrialmente (utilizzando farina di granoturco di ottima qualità cotta al vapore), la Bonomelli è riuscita a ottenere un prodotto
- con ottima consistenza
- senza grassi aggiunti
- senza conservanti o coloranti
- senza aromi.
Solo acqua, farina di mais, sale e, come correttore di acidità, il naturalissimo acido tartarico (per chi non lo sapesse è contenuto in uva, patate, ananas, tamarindo ecc.) per sole 68,2 kcal/100 g.
È disponibile, come visto nel paragrafo precedente, in due formati; forse il più comodo è la doppia vaschetta (2×600 g).
La preparazione è semplicissima: senza aprire la vaschetta, si riscalda a bagnomaria per circa 5-6 minuti; è anche possibile aprire la confezione, tagliare il prodotto e cuocerlo a piacere (in padella, nel forno, alla griglia ecc.).
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