L’offerta commerciale attuale dei preparati per purè è decisamente scarsa.
Com’è noto, il purè è un classico piatto preparato a base di patate lessate, poi passate e aggiunte a latte e generalmente a burro, anche se in certi casi viene utilizzato formaggio grana. A causa dell’ampia variabilità delle dosi degli ingredienti che vengono utilizzati risulta difficile stabilirne il valore energetico; i fattori che influenzano maggiormente l’apporto calorico sono senza dubbio le quantità dei grassi (burro e formaggio) e, in misura minore, le quantità di latte e patate.
I preparati per purè che si trovano in commercio sono generalmente liofilizzati e contengono gli alimenti principali (farina di patate, latte in polvere e grassi amalgamati): basta aggiungere acqua e latte, portare a ebollizione e il purè è pronto.
Proprio per queste ragioni nella valutazione dei purè bisogna tenere in grande considerazione la qualità degli ingredienti, soprattutto per quel che riguarda gli additivi come i conservanti, gli addensanti o gli antiossidanti, fondamentali in un genere di prodotto come questo.
Come detto in apertura di articolo esistono veramente pochi prodotti sul mercato e come caratteristiche nutrizionali sono tutti abbastanza simili; alcuni esempi: il Gran Purè di Knorr ha un apporto calorico di 330 kcal/100 g; il purè di patate Crastan in fiocchi ha un apporto calorico di 345 kcal, mentre il purè di patate NatuRei si attesta sulle 361 kcal/100 g.
La scelta andrebbe quindi effettuata soprattutto in base alla qualità degli ingredienti, purtroppo deludente sotto vari aspetti. Quasi tutti i prodotti del mercato sono caratterizzati dalla presenza di almeno un ingrediente sospetto (metabisolfito di sodio, difosfato disodico, palmitato di ascorbile, anidride solforosa, butilidrossianisolo ecc.).