Quale dieta per l’influenza e la successiva convalescenza? Generalmente, nella fase acuta della malattia (per i dettagli si consulti l’articolo Influenza), ma anche nei giorni immediatamente successivi e nella fase di convalescenza, è presente una certa inappetenza.
Bisogna poi tener conto del fatto che l’eventuale assunzione di farmaci (generalmente antivirali, ma anche antibiotici se vi sono state complicazioni quali, per esempio, la polmonite batterica) può avere sia debilitato la persona (in particolar modo se i soggetti in questione sono bambini o anziani) sia aver dato luogo a disturbi gastrointestinali, problemi che talvolta vengono causati dalla patologia stessa.
È quindi buona norma scegliere cibi che siano appetibili, ma allo stesso tempo leggeri e quindi facilmente digeribili; inutile appesantire ulteriormente un organismo non tornato ancora al meglio; è sicuramente consigliabile orientarsi verso uno stile culinario sobrio, moderando quindi le fritture e gli arrosti (si preferiscano modalità di cottura più semplici come, per esempio, la cottura al vapore o ai ferri).
Schematizzando il tutto possiamo quindi consigliare l’astensione dai seguenti alimenti:
- insaccati
- alcolici e superalcolici
- formaggi fermentati e grassi
- carni grasse
- pesci grassi, crostacei e molluschi
- lardo, strutto
- pasticceria elaborata
- cacao e cioccolato
- curry, noce moscata, pepe, peperoncino
- spezie
- caffè, tè, Coca Cola e bevande contenenti caffeina
- bibite gassate.
È possibile invece consumare verdure (carote, finocchi, insalata, melanzane e zucchine), carni bianche o rosse magre, pesci magri lessati o grigliati, alimenti probiotici, kefir, yogurt ecc. Un regime dietetico “prudenziale” osservato per alcuni giorni può aiutare a rimetterci in forma in tempi più brevi.
Il post-influenza: perché i probiotici e lo yogurt?
Il consiglio di utilizzare alimenti probiotici e yogurt non è casuale, nel caso infatti siano stati usati farmaci antibiotici per trattare eventuali complicazioni di tipo batterico, può essere utile inserire detti alimenti nella dieta dato che i trattamenti con farmaci antibiotici provocano spesso squilibri a livello di flora intestinale.
Dal momento che i trattamenti farmacologici possono anche provocare carenze di tipo vitaminico può essere opportuno assumere integratori vitaminici (in particolar modo vitamina C e vitamine del gruppo B). Importante inoltre idratarsi nel modo corretto; spesso infatti le sindromi influenzali sono causa di un’eccessiva perdita di liquidi che vanno ovviamente reintegrati.
Consiglio generale
Molte patologie, fra cui l’influenza e la sindrome influenzale, possono essere decisamente meglio gestite se il soggetto ha un buon stile di vita. L’alimentazione quindi è un’arma in più che è tanto più potente quanto più si vive meglio. Per esempio, è perfettamente inutile occuparsi di mangiare bene se poi si fuma, si ha una vita totalmente sedentaria, ci si concede troppo spesso agli alcolici ecc.