Il contributo alcolico di una bevanda è definito come:
contributo alc. = quantità (in l) x gradazione (in %).
Esempio: un bicchiere di vino a 12 gradi da 200 cc ha un contributo alcolico di 2,4 (0,2×12).
Sommando i vari contributi si ottiene l’indice alcolico del soggetto.
Si definisce alcolista chi ha un indice alcolico superiore o pari a 15 (1,2 l di vino a gradazione media 12,5 gradi al giorno).
Per la dieta italiana un’assunzione salutista di alcol ha al massimo un indice alcolico di 3.
Un esempio
Equivalenze:
1 litro = 10 decilitri (dl), 100 centilitri (cl), 1000 centimetri cubi (cc). Attenzione a non confondere cl con cc -> 1 cl = 10 cc.
- ore 8: caffè corretto cognac (20 cc) – contributo 0,9
- ore 10: grappa con caffè (70 cc) – contributo 3,1
- ore 12: aperitivo alcolico (60 cc) – contributo 0,9
- ore 12.30: pranzo con 500 cc di vino a 11 gradi – contributo 5,5
- ore 13: caffè corretto cognac (20 cc) – contributo 0,9
- ore 17: bianchino (120 cc) – contributo 1,2
- ore 19.30: pranzo con 500 cc di vino a 11 gradi – contributo 5,5
- ore 20: caffè corretto cognac (20 cc) – contributo 0,9
- ore 21.30: whisky (100 cc circa) – contributo 4,1.
Indice alcolico: 23. Il soggetto è alcolista.
La domanda
Qual è l’indice alcolico di un soggetto che assume le seguenti bevande alcoliche?
- ore 13: pranzo con 500 cc di birra (3 gradi)
- ore 20: cena con 500 cc di birra (3 gradi)
- ore 21: whisky (100 cc circa).