La dieta italiana sostiene la cucina che cerca il giusto compromesso fra appetibilità, sazietà e ipocaloricità (piatti ASI).
Cucina tipica – Se i singoli prodotti della gastronomia italiana possono essere di altissima qualità, non altrettanto lo sono i piatti della cucina tipica che in genere non hanno nessuna relazione con la salubrità dell’alimentazione.
Alta cucina – È possibile che un piatto raffinato sia compatibile con la buona alimentazione. A differenza della cucina tipica, spesso nella cucina raffinata si fa un discorso di qualità piuttosto che di quantità.
La scelta del ristorante
Come scegliere il ristorante? Ecco una lista di utili indicazioni:
- I piatti devono essere appetibili.
- Le portate non devono essere minime (come accade per certe portate “artistiche”), ma nemmeno esagerate. Una buona regola è di valutare le calorie del piatto: da 300 a 600 kcal.
- I condimenti utilizzati non devono appesantire le portate.
- I prodotti impiegati devono essere comunque di qualità.
- La varietà nelle proposte è una garanzia in più per riuscire a comporre un menù equilibrato.
- Il costo deve essere rapportato non solo all’appetibilità, ma anche alla sazietà a fine pasto. Troppi esercizi che si spacciano per alta cucina usano il trucco di servire portate minime per coprire i difetti culinari con la fame del cliente!
- Il vino non è un obbligo. Diffidate degli esercizi che lo spingono oltre misura.
La domanda
Perché molti piatti tipici sono al di fuori di una corretta visione alimentare?