I dolcificanti consentono l’assunzione di un gran numero di alimenti, altrimenti confezionati con zuccheri molto più calorici. Esistono dosi massime giornaliere che devono essere rispettate per evitare effetti collaterali più o meno gravi; relativamente a queste dosi e al potere dolcificante della sostanza, un dolcificante può essere più o meno sicuro. Alcuni esempi.
- Sicurissimi (non esistono dosi massime: fruttosio, lattosio)
- Sicuri (le dosi massime giornaliere non possono ragionevolmente essere superate: aspartame, acesulfame-K, sucralosio)
- Abbastanza sicuri (le dosi massime giornaliere non possono ragionevolmente essere superate se si modera l’uso di dolcificanti: saccarina)
- Da evitare (ciclammati).
Il potere dolcificante
Di seguito una tabella riassuntiva di numerosi dolcificanti dalla quale è possibile verificare il potere dolcificante di ognuno (il termine di paragone è il saccarosio).
Tabella dolcificanti
Sostanza | Potere dolcificante (saccarosio=1) |
Saccarosio | 1 |
Acesulfame K | 160-250 |
Alitame | 1.800-2.000 |
Aspartame | 130-250 |
Ciclamato | 30-80 |
Fruttosio | 1.0-1.8 |
Glucosio | 0.7-0.8 |
Isomalto | 0.5-0.6 |
Lactitolo | 0.3-0.4 |
Lattosio | 0.2-0.4 |
Maltitolo | 0.8-0.9 |
Mannitolo | 0.5-0.6 |
Neoesperidina DC | 2.000-3.000 |
Saccarina | 300-500 |
Sorbitolo | 0.8-1.0 |
Stevia | 100-400 |
Sucralosio | 400-600 |
Taumatina | 2.000-2.500 |
Xilitolo | 0.5-0.6 |
La domanda
Quanto si risparmia usando il dolcificante nel caffè se si consumano tre caffè al giorno?