Le vitamine sono sostanze che agiscono da coenzimi, cioè in appoggio all’azione degli enzimi per rendere possibili le reazioni chimiche della vita.
A parte la vitamina D, non sono sintetizzabili dall’uomo e devono perciò essere introdotte con la dieta.
Le piante invece le producono normalmente e sono la risorsa vitaminica del regno animale.
Ogni vitamina ha una particolare struttura e alcune di esse (A, D, niacina e acido folico) vengono attivate da altre sostanze dette provitamine.
Le vitamine si suddividono in idrosolubili (solubili in acqua) e in liposolubili (solubili nei grassi corporei, la A, la D, la E e la K).
Per le idrosolubili non c’è problema di sovradosaggio poiché generalmente la dose non utilizzata viene espulsa con le urine.
Per le liposolubili può esserci un accumulo nel grasso corporeo che può provocare effetti tossici (soprattutto per le vitamine A e D); per le vitamine liposolubili c’è pertanto una dose giornaliera massima che è consigliabile non superare (per esempio, per la vitamina E è di 800 mg).
Carenza di vitamina “X”
Le vitamine vennero scoperte all’inizio del XIX sec. in seguito allo studio di malattie nutrizionali come lo scorbuto e la pellagra.
È quindi ovvio che una reale carenza vitaminica porta gravi problemi. Non pensate però che una carenza vitaminica sia alla base di:
- stanchezza
- depressione
- facilità alle infezioni delle vie aeree (influenza, raffreddori ecc.) ecc.
Una corretta alimentazione apporta le giuste dosi di vitamine. L’integrazione può essere necessaria solo per contrastare l’azione dei radicali liberi, molecole che determinano reazioni chimiche dannose soprattutto sui grassi delle membrane cellulari e sulle proteine del nucleo.
I radicali liberi si formano sia nei processi energetici sia nei processi di difesa dell’organismo (i globuli bianchi li usano per attaccare gli agenti patogeni). Inoltre il fumo, l’inquinamento, le radiazioni sono altre fonti di radicali liberi.
Le vitamine che esplicano un’azione antiradicali liberi sono:
- la vitamina C
- la vitamina E
- la provitamina A (betacarotene)
Un’integrazione è sensata solo se le dosi sono significative. La posizione americana prevede per esempio un’integrazione con 0,5-1 g di vitamina C e 200-400 mg di vitamina E. Da notare che oggi la vitamina C viene usata come additivo in tantissimi cibi e la sua integrazione è divenuta meno interessante.
La domanda
Un integratore dal nome VITC1000 quanti milligrammi di vitamina C contiene?