Il tacchino (Meleagris gallopavo) è un gallinaceo originario dell’America del Nord.
Alcuni ritengono che, con tutta probabilità, Cristoforo Colombo sia stato il primo europeo a venire a conoscenza di questo animale. Esistono documenti ufficiali che attestano che nel 1511 il tacchino fu portato in Spagna; da qui esso si diffuse in tutta Europa.
Curiosa l’origine delle varie denominazioni nelle varie lingue: l’inglese turkey sembra derivare dal fatto che furono i mercanti turchi a introdurlo in Inghilterra; la vecchia denominazione francese, coq d’Inde, (gallo d’India) era probabilmente dovuta al fatto che inizialmente si pensava che Colombo, il suo “scopritore” europeo, fosse sbarcato nelle Indie; l’italiano tacchino, secondo alcuni, potrebbe avere origine onomatopeica.
Il verso del tacchino
Il verso di quest’uccello è molto caratteristico e inconfondibile, una specie di “glo glo” (o anche “glu glu”); si dice pertanto glogottìo e che il tacchino “glogotta”.
In cucina: tacchino arrosto e ripieno
Nei Paesi europei, l’animale cucinato intero e farcito è generalmente una pietanza “natalizia” mentre negli Stati Uniti è il piatto immancabile nel quarto giovedì del mese di novembre, il Giorno del Ringraziamento (Thanksgiving Day), una delle festività più importanti di quel Paese.
Oltre alla preparazione dell’animale intero (al forno, arrosto o ripieno), si preparano molte ricette per cucinare solo il petto come le scaloppine, in padella o al forno. La carne è spesso cucina a tocchetti o a strisce lunghe (straccetti), come spezzatino in umido o in padella.
Il tacchino è allevato per la carne dalle ottime caratteristiche nutrizionali
Il tacchino ha un ruolo importante nell’alimentazione odierna (attualmente la produzione di carni avicole in Italia supera percentualmente sia quelle bovine sia quelle suine). La carne ha un costo inferiore a quella di vitello e ha un notevole valore nutritivo. In particolare, c’è più ferro che nelle carni bovine e una maggiore quantità di proteine; inoltre è abbastanza magra (per averla magrissima occorre togliere la pelle), molto tenera e facilmente digeribile.
I tacchini reperibili sul mercato odierno non sono più appartenenti a una razza ben precisa, ma derivano da particolari tipi di incrocio che hanno lo scopo di sviluppare al meglio determinate caratteristiche. In linea generale, si può affermare che in commercio vi sono tre tipologie: leggera, media e pesante.
Ricette
Tra le ricette, ricordiamo le scaloppine ai funghi, il cordon bleu (che si può fare con il petto di pollo o tacchino) e il tacchino in guazzetto. La carne di tacchino a tocchetti può insaporire anche la Caesar salad (al posto della carne di pollo o manzo).
In commercio esistono anche prodotti preconfezionati sottovuoto di tacchino arrosto già cotto. Occorre fare attenzione agli additivi presenti, soprattutto i conservanti a base di nitrati e nitriti. Solo poche proposte li escludono e sono quindi una valida alternativa alla cucina per coniugare la salubrità del piatto con la praticità di utilizzo. Un esempio di arrosto di tacchino senza conservanti è quello proposto nella linea Snello Rovagnati.
Ved. anche Carne.
Calorie e valori nutrizionali
Consulta l’articolo dedicato appositamente alle calorie e ai valori nutrizionali dell’alimento per avere ulteriori informazioni.
Tacchino in inglese e altre lingue
Ecco di seguito la traduzione di tacchino in inglese e in altre lingue:
- Inglese – Turkey
- Spagnolo – Pavo
- Francese – Dinde
- Tedesco – Truthahn