Il piccione, ossia il colombo addomesticato, era uno dei volatili più utilizzati nella cucina tradizionale italiana. Già apprezzato nel Medioevo, a quel tempo ogni castello aveva le sue colombaie, che garantivano una scorta sempre disponibile di carne fresca. La sua carne era considerata una prelibatezza, tanto da essere utilizzata come merce di scambio nelle trattative commerciali. Oggi la sua importanza si è notevolmente ridotta, se non azzerata, se non in alcune parti dell’Italia centrale, ove compare ancora sulle tavole.
La carne di piccione
Le varietà domestiche derivano dal loro cugino selvatico, il colombo, che ha carni più scure e saporite. L’esemplare giovane, o piccioncino, raggiunge un peso attorno ai tre etti e ha una carne molto tenera, quasi bianca; il piccione adulto può arrivare a mezzo chilo a quattro settimane di età. I migliori sono dunque quelli giovani, riconoscibili soprattutto dalla flessibilità del becco. Inoltre bisogna evitare l’acquisto di volatili dagli occhi poco lucidi oppure infossati e con ali avvizzite; sono caratteristiche che indicano una permanenza prolungata in frigorifero.
La carne di questo animale contiene molte proteine ed è povera di grassi, con un buon tenore di ferro e di vitamine del gruppo B.
Il consumo di carne di piccione è molto raro a causa delle difficoltà di allevamento e anche per motivi igienici
Come cucinare il piccione
L’abolizione del tiro al piccione, la difficoltà di allevamento, più complesso di quello di altri piccoli volatili (vedasi la quaglia), nonché preoccupazioni igieniche (quelli che vivono in città, igienicamente parlando, non sono il massimo…) hanno praticamente ridotto a zero il consumo di questa carne.
Oggi prevalgono le ricette a cottura rapida degli esemplari più giovani (arrosto o bolliti), e raramente si utilizzano ancora ricette antiche più elaborate, come i piccioni in umido, al forno, ripieni o in salmì.
La carne di piccione si può conservare per pochi giorni in frigorifero (se l’animale è ben pulito). La lunga conservazione è solo per congelazione, che comunque non dovrebbe superare il periodo di tre mesi. Il piccione trova invece molto spazio nella cucina cinese, specie nei ristoranti negli USA. Si cucina inoltre nella gastronomia giapponese e indonesiana, spesso accompagnato da verdure, tofu e tempeh (un alimento a base di soia bollita).
Calorie e valori nutrizionali
Consulta l’articolo dedicato appositamente alle calorie e ai valori nutrizionali dell’alimento per avere ulteriori informazioni.
Piccione in inglese e altre lingue
Ecco di seguito la traduzione di piccione in inglese e in altre lingue:
- Inglese – Pigeon
- Spagnolo – Paloma
- Francese – Pigeon
- Tedesco – Taube