Il surrogato vegetale del latte a base di cocco (impropriamente, ma comunemente, detto latte di cocco) è una bevanda che viene ricavata tramite la spremitura della polpa grattugiata del cocco, il frutto della palma da cocco (Cocos nucifera). Il surrogato vegetale del latte a base di cocco non deve essere confuso con l’acqua di cocco che è il liquido semitrasparente che si trova all’interno delle noci di cocco.
In India e in molti Paesi del Sud-est asiatico (fra cui Filippine, Malesia e Thailandia), il latte di cocco è uno degli ingredienti di base di molti piatti delle cucine nazionali, mentre nel nostro Paese viene utilizzato soprattutto come sostituto della panna o come ingrediente di alcune ricette di dolci.
A seconda del contenuto di acqua, la consistenza può essere più o meno accentuata; quando la percentuale di acqua è bassa e quindi la consistenza è maggiore, si parla di “crema di cocco”.
Il surrogato vegetale del latte a base di cocco è un alimento del tutto vegetale e quindi può essere inserito tranquillamente anche in una dieta vegana (sempre che il suo sapore sia gradito). Non contiene lattosio né caseine e, pertanto, può essere consumato tranquillamente anche da qui è intollerante a tali sostanze. Assente anche il colesterolo.
Latte di cocco: caratteristiche nutrizionali
Il surrogato vegetale del latte a base di cocco è un alimento piuttosto calorico; apporta infatti circa 230 kcal ogni 100 g di prodotto; non tutti i surrogati sono uguali; quelli più magri contengono circa dai 7 ai 10 g di lipidi ogni 100 g di prodotto, mentre quelli più grassi ne contengono circa 23-24 g. Su 100 g di prodotto l’acqua si aggira sui 68 g. Il contenuto di fibre si aggira sui 2 g.
I grassi maggiormente presenti sono gli acidi grassi a media catena, tra i quali si ricorda soprattutto l’acido laurico.
Per quanto riguarda la presenza di sali minerali (facendo sempre riferimento a 100 g di latte) quelli maggiormente presenti sono il potassio (263 mg), il fosforo (100 mg) e il magnesio (37 mg); più bassa la presenza di calcio e sodio (rispettivamente 16 e 15 mg).
Scarsa la presenza di vitamine; la vitamina A è assente, mentre le vitamine del gruppo B sono presenti in quantità minime; il contenuto di vitamina C si aggira sui 2,8 mg, mentre quello di colina è di circa 8,5 mg.
Latte di cocco: una bevanda benefica?
Come nel caso dell’acqua di cocco, in Rete si trovano vari siti che magnificano le proprietà del latte di cocco e lo considerano un’ottima bevanda ricca di vitamine e sali minerali, per non parlare della presenza di acido laurico, un grasso che contribuirebbe alla riduzione dei livelli plasmatici di colesterolo LDL (il cosiddetto colesterolo cattivo).
In realtà, come spesso accade, c’è una certa esagerazione in tali affermazioni; la presenza di vitamina E, per esempio, è bassissima e lo stesso può dirsi per quanto riguarda la vitamina C; che si tratti di sostanze che hanno dimostrato un notevole potere antiossidante non è materia di discussione; il problema è che la loro presenza è praticamente irrilevante.
Fra i pregi attribuiti al surrogato vegetale del latte a base di cocco vi sarebbe quello di regolatore di sazietà; un suo regolare consumo, infatti, porterebbe a consumare circa 250 kcal in meno al giorno; a supporto di questa affermazione si cita uno studio del 1996, un po’ poco…
In realtà, trattandosi di una bevanda che apporta circa 230 kcal ogni 100 g sarebbe opportuno consumarla con una certa moderazione perché non può sicuramente essere definita come ipocalorica.
Che poi possa risultare interessante come ingrediente nel caso di soggetti intolleranti al lattosio o alle caseine è tutt’altra questione.