Il fico d’India (Opuntia ficus indica) è una pianta della famiglia delle Cactacee, originaria delle Americhe, probabilmente dal Messico, eportata in Spagna probabilmente da Cristoforo Colombo. La pianta era simbolica per gli aztechi e attualmente compare nello stemma della repubblica del Messico. In Italia la pianta ha trovato un ambiente particolarmente favorevole in Sicilia e cresce anche spontaneamente. Di questa pianta succulenta si consumano i frutti, di forma ovoidale coperti di spine, e le “pale”.
La pianta è coltivabile solo nelle aree d’Italia più calde e cresce anche spontanea lungo i litorali.
Fico d’India: il frutto
Il frutto di un fico d’India può raggiungere anche i 400 g di peso. Frutto esclusivamente di stagione, va consumato fresco e si raccoglie di solito dalla fine di agosto a tutto il mese di settembre.
I fichi d’India contengono una polpa succosa e ricca di piccoli semi, dal sapore dolciastro. Possono essere mangiati al naturale, ma vengono utilizzati anche per la preparazione di marmellate, oppure essiccati.
Il frutto di un fico d’india
Proprietà
Il frutto del fico d’India è molto ricco di acqua, sali minerali e vitamine e gli sono attribuite alcune proprietà degne di nota. L’alto contenuto di fibre è indicato a chi soffre di stipsi. Si tratta inoltre di un frutto molto saziante, e quindi è indicato per le diete dimagranti. Favorendo la diuresi, i fichi d’India sono molto indicati nel caso di leggera ipertensione. Il contenuto vitaminico e sostanze vegetali (tannini) fanno sì che si attribuiscano al fico d’India un alto potere antiossidante.
L’estratto, in compresse, e il suo succo sono commercializzati con il nome di opal o opuntia (opuntia è il nome latino del genere dalla pianta, mentre opal è il termine comune usato in spagnolo per indicare la pianta.
Oltre al frutto, si utilizzano anche le pale, per produrre gel o creme. In alcune cucine tradizionali si usa consumarli bolliti o fritti. Naturalmente, come i frutti, anche le pale vanno pulite dalle spine.
Fico d’india e diabete
Nonostante i fichi d’India siano, come molta frutta, alimenti a prevalenza di contenuto di zuccheri, alcuni studi hanno ipotizzato un possibile ruolo di abbassamento della glicemia, grazie ad alcune proprietà di migliorare il metabolismo di zuccheri e lipidi. Per questo motivo è spesso citato come alimento ottimale in caso di diabete e ipercolesterolemia.
Calorie e valori nutrizionali
Consulta l’articolo dedicato appositamente alle calorie e ai valori nutrizionali dell’alimento per avere ulteriori informazioni.
Fico d’India in inglese e altre lingue
Ecco di seguito la traduzione di fico d’India in inglese e in altre lingue:
- Inglese – Prickly pear o Barbary fig o Indian fig
- Spagnolo – Tuna oppure Nopal
- Francese – Figue de Barbarie
- Tedesco – Kaktusfeige