Con il termine bibite si fa generalmente riferimento a bevande dissetanti, spesso largamente consumate nel corso dei mesi estivi. Non a caso, d’estate siamo martellati da pubblicità che spingono prodotti dissetanti.
Se queste costose pubblicità sono propinate al grande pubblico vuol dire che funzionano a prova del fatto che molti italiani sono ancora molto arretrati come conoscenze alimentari. Provate a gustare uno di questi prodotti a temperatura ambiente e scoprirete che di dissetante non ha nulla.
Queste bibite sono vere e proprie droghe alimentari: se consumate fredde tolgono il senso di arsura, ma non appena ritornano nello stomaco a temperatura normale liberano gli zuccheri che richiamano altra acqua facendo ritornare la sete più di prima. E il compratore ci casca.
Rimandiamo all’articolo della sezione Qualità dei cibi per scoprire tutti i difetti delle bibite industriali, comprese quelle usualmente dette light. In questa sede ci limitiamo a mettere in guardia, a fini salutistici, anche da bibite come quelle che, oltre a dissetare, dovrebbero anche reintegrare i sali persi con la sudorazione (i cosiddetti integratori salini).
Bibite gassate
Un discorso a parte meritano le bibite gassate. Le bevande gassate sono spesso additate come una scelta non salutistica. In realtà, com’è messo in evidenza nell’articolo generale su come scegliere le bibite, l’aggiunta dell’effervescenza non è di per sé un motivo per scartarle a priori, perché sono altre le presenze di sostanze da evitare (da un’eccessiva presenza di zucchero, a coloranti o conservanti dubbi).
L’aggiunta di anidride carbonica alle bibite è quello che garantisce l’effetto effervescente. Le bibite gassate andrebbero, però, evitate in alcuni casi specifici, in presenza di meteorismo, perché l’effervescenza peggiorerebbe il problema. Inoltre, vanno evitate in caso di colite ulcerosa, duodenite o patologie dello stomaco e dell’intestino. Le bibite gassate sono anche accusate di provocare il singhiozzo in soggetti predisposti.
Gli integratori salini sono una delle più grandi e inutili trovate pubblicitarie degli ultimi anni. Sul mercato esistono già farmaci che reintegrano i sali persi (in particolare magnesio e potassio, fornendoli sotto l’ottima forma degli aspartati), ma, poiché devono essere diluiti in acqua non sono estremamente appetibili. Ecco allora la trovata geniale: facciamo bevande che reintegrino i sali, ma che siano organoletticamente molto valide.
Per farlo non c’era che una soluzione: aggiungere zucchero (o fruttosio) e colorare la bevanda con additivi inutili e a volte persino sospetti dal punto di vista salutistico. Oggi un integratore salino contiene dalle 30 alle 50 kcal per 100 g. Poche, visto le 500 e passa kcal del cioccolato? A contrario! Sono tantissime, se si considera che l’indice di sazietà della bevanda è bassissimo: dopo un’ora di attività fisica è abbastanza usuale scolarsi anche un litro di bevanda a piccoli sorsi o tutto d’un fiato. In totale si assumono tante calorie quante in un piatto di pasta: è meglio bersi acqua e mangiarsi la pasta o trangugiare avidamente un litro di bevanda e stare a digiuno? La cosa grave è che molti si bevono l’integratore e poi si fanno anche il piatto di pasta…
Bibite analcoliche
Le bibite analcoliche sono tutte le bevande che non contengono alcol, con eccezione della sola acqua minerale. Tecnicamente sono quindi bibite analcoliche i succhi di frutta, gli aperitivi senza alcol, e le bibite a base di caffè, ginseng, guaranà, ecc. Per queste vale lo stesso discorso delle bibite gassate: l’assenza di alcol non è l’unico aspetto che va considerato (anche se è importante quando l’alcol è da evitare per particolari patologie o in gravidanza), ma per valutarne l’opportunità di consumarla occorre valutare l’apporto calorico complessivo e la presenza di coloranti e conservanti.
La granita: un’alternativa alle bibite estive
Un’alternativa alle bibite estive è la granita. La granita si ottiene facendo gelare succhi di frutta o altre bevande (caffè) o sciroppi più o meno zuccherati. Già nota ai romani (dolce neve, l’ottenevano aggiungendo miele o mosto alla neve), furono i siciliani che impiegarono per primi sciroppi aromatizzati insieme alle nevi dell’Etna. Anch’essa, contenendo troppo zucchero, è solo falsamente dissetante.
Calorie e valori nutrizionali
Consulta l’articolo dedicato appositamente alle calorie e ai valori nutrizionali dell’alimento per avere ulteriori informazioni.
Bibita in inglese e altre lingue
Ecco di seguito la traduzione di bibita in inglese e in altre lingue:
- Inglese – Drink
- Spagnolo – Bebida
- Francese – Boisson
- Tedesco – Getränk